Ecco! Direi proprio che bisogna prendere esempio dallo chef Mario Strazzullo: investire sulle proprie radici, usando prodotti del territorio vesuviano.
Soprattutto dopo aver fatto parte di grandi brigate come Villa Crespi del bistellato Cannavacciuolo o il “Don Alfonso 1890”.
Personalmente ho trovato il Mesa un ristorante molto accogliente e curato nei particolari.
La cucina che lo chef di casa propone è una cucina tradizionale, fatta di profumi che ricordano il calore dei ricordi.
Molto curato anche l’impiattamento.
Chef giovane e promettente Mario Strazzullo ci ha deliziato con un’entrata “fish&chips” e un cous cous con peperoni e seppie.
Ma a stupirmi in assoluto è stata la linguina con cozze, pomodorini del piennolo goli’ e salsa di taralli napoletani al finocchietto.
La crostata scomposta vesuviana, dal nome inconsueto di “Pastis”, con cremoso al cioccolato bianco e confettura di albicocche, è stata un’ulteriore coccola a tanta accortezza e a tante leccornie.
Il famoso dulcis in fundo …
Non dimentico mai di ringraziare la giornalista Laura Gambacorta, esperta di food, per avermi dato la possibilità di conoscere ed apprezzare un locale molto orientato ai prodotti del territorio e soprattutto molto vicino a me.
Ma non finisce qui: ad addolcire ulteriormente la serata lo stupore per il liquore “Alma De Lux”, fatto … udite udite! … con i pomodorini del Piennolo.
Serata davvero gradevole e gustosa! 😀
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