Come vi avevo promesso nel post precedente eccomi oggi a parlarvi dell’ottima cena presso l’Osteria Donna Maria di Torre del Greco (Na).
Situata all’interno di una tenuta feudale del XVIII secolo qui all’Osteria Donna Maria ogni cosa, dall’ambiente al servizio per poi finire al cibo, è pensato per soddisfare il cliente e regalare a quest’ultimo una vera e propria esperienza sensoriale e culinaria di spessore.
Capitanata dallo chef Vittorio Carotenuto Vittorio la sua carta propone una rivisitazione della cucina tradizionale con un importante sguardo al futuro: la scelta delle materie prime è davvero citatissima ma anche l’occhio vuole la sua parte, quindi non si fanno mancare davvero nulla in termini di creatività.
All’evento siamo stati accolti com un benvenuto di frittatina di pasta, mini bun al sesamo con vitellino e peperoncini di fiume e pacchetto ripieno fritto.
Come antipasto una seppia scottata con sgagliuzzo di ceci e frutto della passione, fior di zucca croccante con ricotta e pomodorini confit ed una parmigianina di melanzane.
A seguire i primi: un immancabile inno alla tradizione napoletana, la classica pasta e patate arricchita però con mazzancolle e linguine con genovese di tonno rosso, yogurt, limone e cenere di cipolla.
La pasta di quest’ultimo piatto di cui vi ho parlato è del pastificio salernitano di Vicedomini, esattamente di Castel San Giorgio, che vanta la sesta generazione con origini dal 1800: in pratica due secoli di pasta.
Siamo arrivati al secondo! Un delizioso maialino con fagottino di scarola e mela alla cannella, a mio avviso da leccarsi le dita.
Dulcis in fundo … un dessert di mousse ai tre cioccolati al fior di sale e lampone.
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