Triglia di scoglio e triglia di fango: le differenze

 

Spesso quando si tratta di triglia di scoglio e triglia di fango si genera un pò di confusione, per questo ho voluto dedicare un post all’argomento.

Partiamo dalle basi: per sapere quale è la differenza tra le due triglie dobbiamo andare ad osservare entrambi gli esemplari e distinguerli in base a delle caratteristiche fisiche dalle quali differiscono le due specie.

Entrambe le specie, comunque, presentano i barbigli ed hanno colori e forme molto simili.

I caratteri che permettono la distinzione sono in primis i colori: nelle triglie di scoglio (Mullus surmuletus) la colorazione è bruno-rossastra con una serie di bande giallo dorato sia lungo i fianchi che sulla prima dorsale.

L’altra specie, quella di fango (Mullus barbatus barbatus) manca di queste bande colorate e le pinne sono spesso incolori.

La differenza si nota anche al mercato: le triglie di scoglio catturata in zona FAO 37, di taglia al pezzo compresa tra i 200 ed i 400 g ha un prezzo compreso tra i 15 ed i 25 euro al Kg.

Invece le triglie di fango di pezzatura da 100-200 g ha un prezzo nettamente inferiore: tra i 5 ed i 10 euro euro al Kg.

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Per quanto mi riguarda sono davvero un’appassionata di pesce fresco e adoro sfilettarlo, operazione non gradita a tutti perché richiede meticolosità, attenzione e tanta tanta pazienza.
Da queste triglie io ho ricavato dei polposi filetti per poi farne una parmigiana di triglia.
Ma non rifuggirò da una bella frittura, non sarà super sana e light, ma come dico io … “sono la morte sua”! 😉😉
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