Risotto 45

A volte si va così terribilmente di corsa che mi chiedo se, ancora una volta, riuscirò a superarmi. Anche se con l’inizio di questo 2016 i miei buoni propositi sono veramente tanti, uno di questi è proprio capire dove sbaglio sulla questione andare sempre di fretta per fare 1000 cose, molte di queste per puro piacere altrui. Ed io? E’ per questo che ho deciso di autotutelarmi, bene, oggi ne abbiamo 19 ma non ho ancora capito come fare. Tornando a noi, fretta o non fretta, il momento del pasto deve essere un rito: deve servire prima di tutto a farci ritrovare la famiglia, l’energia e la voglia di sorridere quindi bandita è la frase “mi fermo in salumeria per fare dei panini”. Vi descrivo il mio quotidiano in merito: siamo sempre a dieta finché non condividiamo pasti con amici. A quel punto ci facciamo la scorta per tutta la settimana come i criceti che nascondono il cibo in eccesso nelle guance, poi abbiamo 45 minuti di pranzo, compreso preparazione della pietanza, metti la tavola, toglila e fai pure la cucina. Quindi che faccio? Prendo una casseruola, ci metto il riso con una patata ed una zucchina tagliata grossolanamente, lascio rosolare per pochi secondi ed annaffio con mestoli di brodo vegetale caldo che di abitudine ho sempre nel frigo. Ci aggiungo sale, pepe e noce moscata e continuo a girare finché non è pronto. A quel punto spengo la fiamma, ci spolvero un pò di parmigiano ed impiatto.

P.s.: Per chi ha 5 minuti in più e non è del tutto a dieta può sfumare con il vino bianco e, a fine cottura, a fiamma spenta, può amalgamare il tutto con una noce di burro freddo.